Località Castello e Grotta della Mandibola
La località “Castello” è uno stretto lembo di terra, tra la valle di Calpa, la valle dei Mulini ed il torrente Gera, che si collega all'abitato di Castione.
Negli anni sessanta del ventesimo secolo su questo terrazzo verde, delimitato da rupi a strapiombo che costituiscono un promontorio dalle scoscese pendici laterali, sono state condotte indagini archeologiche.
Le indagini hanno individuato l’esistenza di un insediamento preistorico risalente alla prima età del ferro (I millennio a. C.) ed hanno portato al recupero di una notevole quantità di reperti archeologici: manufatti pre/protostorici, anelli in bronzo, frammenti ceramici.
Tra le numerose cavità che si aprono nelle pendici del promontorio del Castello si trova la Grotta della Mandibola, così chiamata per il ritrovamento di alcuni resti di sepolture tra le quali una mandibola umana.
Altri resti di sepolture risalenti all'ultima fase di abitato nell'area del Castello (I sec. a. C.) sono stati ritrovati in un terrazzino orientale posto all'interno dell'area, denominato "Orto dei Pagani", indagato negli anni cinquanta e sessanta del ventesimo secolo.
Nella valle Merci, laterale della Valle dei Mulini, sul versante nord-occidentale sono state scoperte, agli inizi degli anni settanta del Novecento, due sepolture di "rannicchiati" datate all'età del Rame (metà IV - III millennio a.C.).
* disegno della "Grotta della Mandibola" dalla "Raccolta di appunti sulle scoperte archeologiche a Castione della Presolana" di Lidio Ornaghi